Si è ormai conclusa la XXXIII edizione dei Giochi Nazionali Estivi Special Olympics che ha visto gareggiare migliaia di atleti con disabilità intellettive in tre diverse città italiane: Terni, La Spezia e Biella.

Dal 2010, Mitsubishi Electric è tra i maggiori sostenitori di Special Olympics Italia, una partnership che testimonia la condivisione di valori tra le due realtà e la forte volontà dell’azienda nel supportare la passione e l’impegno di questi atleti.

Questa partnership è parte fondamentale di un ampio programma di attività di Responsabilità Sociale d’Impresa sviluppato dalla Filiale italiana di Mitsubishi Electric. L’obiettivo dell’associazione è favorire l’inclusione sociale delle persone attraverso la pratica sportiva, con programmi nelle scuole e iniziative di promozione presso le comunità. Lo sport, infatti, offrendo continue opportunità di dimostrare coraggio e capacità, diventa un efficace strumento di riconoscimento sociale e di gratificazione.

Per Mitsubishi Electric lo sport è uno strumento per sensibilizzare, diffondere e sostenere l’integrazione ed educare i più giovani alla comprensione e alla valorizzazione delle diversità, in un’ottica di inclusione e rispetto reciproco. Anche perché tra i programmi dell’associazione vi è la creazione di team misti tra atleti con e senza disabilità intellettiva, in modo da favorire il superamento delle barriere. Così inteso, l’impegno sportivo apre alle relazioni sociali e all’acquisizione di una maggiore consapevolezza di sé, favorendo così una crescente autonomia.

Ogni anno, Mitsubishi Electric devolve a Special Olympics oltre il 40% del budget annuale stanziato per le attività di Responsabilità Sociale in Italia e circa 30 dipendenti svolgono attività di volontariato per supportare gli atleti Special Olympics in occasione dei Giochi. La missione dell’azienda è quella di contribuire a queste iniziative di supporto alla comunità sentendosi parte di un movimento speciale, per aiutare gli atleti a confrontarsi e in questo modo migliorare anche se stessi. Lo sport è aggregazione, sia per gli atleti con disabilità che per tutte le altre persone coinvolte.