Un nuovo angolo d’Italia da riscoprire grazie al FAi
Ancora una volta un angolo sconosciuto d’Italia è tornato a splendere e questo Castello rappresenta un esempio dell’impegno concreto che ha spinto la nostra azienda a sostenere il Fondo Ambiente Italiano in qualità di “Corporate Golden Donor”.
Progetto: FAI - Fondo Ambiente Italiano
Il FAI – Fondo Ambiente Italiano in tutti questi anni ha salvato, restaurato e aperto al pubblico importanti testimonianze della ricchezza artistica e naturalistica italiana. Con il suo lavoro consente a migliaia di visitatori ogni anno di riscoprire le bellezze italiane valorizzando anche gli angoli più remoti o meno conosciuti dal turismo di massa.
Ad esempio, sono già passati 25 anni da quando il FAI ha acquisitoil Castello e Parco di Masino, una reggia fiabesca senza tempo, immersa in un territorio ricco di fascino e cultura, il Canavese.
Oggi, questo suggestivo Bene presenta tante novità sia nelle modalità di fruizione degli spazi, sia nei servizi collegati. Un nuovo bookshop all’ingresso del Castello, nuovi percorsi di visita ma soprattutto una nuova ed importante offerta interamente dedicata ai più piccoli: una vera e propria caccia al tesoro con giochi, quesiti e traguardi da raggiungere.
Splendido, glorioso, particolare, divertente, millenario, romantico, panoramico sono solo alcuni degli aggettivi usati per descriverlo da chi ci è stato e ha trascorso una giornata alla scoperta di questo maestoso Castello che nelle intenzioni del FAI vuole essere un luogo dedicato a tutti e da vivere liberamente.
Una reggia custode di segreti e leggende, giardini meravigliosi, un labirinto settecentesco, una storia millenaria e un parco giochi per i più piccoli da visitare per lasciarsi incantare e perdere in un paesaggio davvero straordinario fatto di pianure, laghi e piccoli borghi.
Ancora una volta quindi un angolo sconosciuto d’Italia è tornato a splendere e questo Castello rappresenta un esempio dell’impegno concreto che ha spinto la nostra azienda a sostenere il Fondo Ambiente Italiano in qualità di “Corporate Golden Donor” con l’obiettivo di favorire la tutela di quei luoghi e simboli che rappresentano le nostre radici e la nostra identità.