Sale giochi per regalare un sorriso ai nostri bambini
Mitsubishi Electric supporta da diversi anni AIL , che tra i molti progetti ha anche quello di rendere il reparto ospedaliero un luogo più vicino alla sensibilità psicologica di un bambino.
Purtroppo anche i bambini si ammalano e per questo possono restare anche per lunghi periodi in un ambiente ospedaliero che di “famigliare” non ha molto. Mitsubishi Electric supporta da diversi anni AIL , che tra i molti progetti ha anche quello di rendere il reparto ospedaliero un luogo più vicino alla sensibilità psicologica di un bambino.
Un reparto non solo per la cura, ma anche a misura di bambino. Come crede fortemente l’Associazione infatti “un bambino malato non ha bisogno di maggior protezione rispetto a uno sano, ma semplicemente di cure e di stimoli”.
Stimoli per reagire alla vita “passiva” che molto spesso vivono durante la degenza in ospedale.
Nella vita di un bambino l'ospedalizzazione ha un notevole impatto emotivo. È un evento molto complesso e delicato. Il vissuto di malattia, di dolore fisico e psicologico, il distacco dalle abitudini della vita quotidiana e soprattutto il passaggio da un ambiente familiare a quello estraneo e asettico della vita di reparto, rendono l'ospedalizzazione un evento a volte veramente traumatico. La famiglia stessa del bambino ricoverato è sottoposta ad una condizione di stress molto forte, in quanto vive in uno stato di ansia, di incertezza, di timori.
Un bambino in ospedale ha bisogno di superare “subito” la paura e senso di abbandono e di ritrovare qualche punto di riferimento.
AIL, l’associazione Italiana contro le Leucemie, linfomi e mieloma, l’ha capito bene e così ha creato delle sale gioco dedicate ai piccoli pazienti all’interno dei reparti pediatrici.
Nuovi spazi, ambienti studiati a misura di bambino, provvisti di giochi e materiali per disegnare e colorare. Un luogo dove i bambini malati, tra una terapia e l’altra o in attesa di un esame possano ritrovare un po’ di allegria e conforto grazie alla presenza di operatori e volontari.
Non più solo sostegno medico ma anche e soprattutto psicologico con l’intento di aiutare il bambino a ritrovare la sua vera identità attraverso le varie forme del gioco.
Le sale gioco a disposizione dei piccoli pazienti sono gestite e supportate dalle sezioni Ail diFirenze, Caserta, Genova, Pisa, Ravenna, Reggio Calabria, Roma, Salerno e Taranto.