News

Community support

Storia di un volontario: il racconto di Beatrice

Tra i tanti volontari presenti agli ultimi Giochi Nazionali Estivi Special Olympics anche noi eravamo presenti con un bel gruppo di collaboratori. Oggi vogliamo raccontarvi l’esperienza di Beatrice, Sales Administration A/C Division.

Beatrice e il team di volontari ME

Translation currently unavailable

In Special Olympics  i volontari sono circa 1.000.000, per 2.000.000 di atleti speciali ed in Italia ogni anno vengono coinvolte circa 3.000 persone distribuite tra i vari eventi nazionali, regionali o locali.  Il loro contributo è molto prezioso in quanto offrono il proprio sostegno, aiutando e favorendo la crescita, l'autonomia e la piena integrazione delle persone con disabilità intellettiva. Amici, famigliari degli atleti, scout, studenti oppure pensionati che credono davvero nelle diverse abilità degli atleti donando il loro supporto e il loro tempo.

Tra i tanti volontari presenti alla  XXX  edizione dei Giochi Nazionali Estivi Special Olympics tenutasi a La Spezia dal 19 al 24 Giugno scorso,  anche Mitsubishi Electric era presente con un bel gruppo propri collaboratori che, insieme ai propri figli, ha seguito ed incitato i ragazzi durante la manifestazione.

Oggi vogliamo raccontarvi l’esperienza di Beatrice, Sales Administration A/C Division.

Ecco le sue parole… buona lettura!

“Finalmente siamo arrivati! Salgo le scale per raggiungere la pista di atletica e mi ritrovo in un vero villaggio olimpico, chissà perché, ma non me l’aspettavo! L'adrenalina sale e mi sembra di essere una vera atleta, il mio spirito competitivo cerca di farsi avanti ma, penso non sono qui per gareggiare, ma in qualità di volontaria. Ecco, il panico inizia crescere, non so se sarò all'altezza di questo compito.  Sono un po' spaesata e mi guardo in giro con timore fino a quando mi affidano un vero atleta speciale.  Il suo sorriso in un attimo fa svanire le nuvole, la gioia di gareggiare e vincere oscura i raggi del sole che entravano in palestra, la sua gioia è veramente contagiosa: sorrido a tutti e mi ritrovo ad incitarlo perché voglio che riesca a portare a termine la gara, sono emozionata come se stessi gareggiando io. Ed infine esulto: ce l'abbiamo fatta!!!!!!  Vengo ringraziata da non so chi ma sono io che dovrei ringraziare di essere qui, perché con gesti semplici e naturali
mi hanno fatto entrare in un mondo dove non si vince solo se si è il migliore, dove non esistono gelosie, il podio è per tutti, non esistono diversità.  E così passano le mie due giornate da volontaria. Continuo a sorridere anche quando mostro le fotografie alle mie  figlie raccontando tutto quello che ho fatto e che ho visto.  E che grande soddisfazione quando alla fine del racconto anche mia figlia mi chiede se la prossima volta può venire anche lei. Un mondo in cui non esistono diversità, un mondo in cui puoi dare e ricevere aiuto senza secondi fini, è un mondo che a me piace!
Grazie atleti speciali, grazie di avermi insegnato che la diversità a volte è meglio della normalità.
Beatrice.”