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Il mese di Settembre è arrivato ed è partito il conto alla rovescia per le scuole italiane, che riapriranno i battenti nelle prossime settimane. Oggi però ci spostiamo in Africa per parlare di una scuola molto speciale, quella fondata da Alice for Children (AfC) a Korogocho, l’immensa baraccopoli di Nairobi (Kenya).

Nei Paesi più poveri l’istruzione assume un significato molto importante e la sua diffusione è uno degli “Obiettivi di Sviluppo del Millennio”, definiti dalle Nazioni Unite e condivisi dai 191 stati membri dell’ONU. In Africa, ad esempio, rappresenta un mezzo indispensabile per interrompere il ciclo di marginalizzazione, povertà e violenza. Un elemento strategico per dare ad ogni individuo gli strumenti per costruire un futuro per sé e contribuire così allo sviluppo dell’intero Paese.

La scuola AfC di Korogocho è una piccola scuola primaria raggiungibile solo a piedi, attraversando strade poco ospitali con fognature a cielo aperto e cumuli di rifiuti. Tuttavia è una vera e propria oasi di serenità per i circa 900 bambini, di età compresa tra i 3 e i 15 anni, che possono andare a scuola, giocare e soprattutto mangiare.

Il progetto regala a tutti i ragazzi la possibilità di studiare in classi dotate di banchi, sedie e lavagne, con il supporto di insegnanti esigenti e preparati alla gestione dei rapporti umani in un contesto così difficile. Nell’edificio arrivano acqua ed elettricità, e sono stati piantati alberelli e fiori come simbolo di speranza e crescita.

Quella di Alice for Children è una delle migliori scuole presenti sul territorio ma c’è ancora molto da fare. Con l’aiuto della nostra azienda e di altri partner, l’Organizzazione sta lavorando per ampliare le classi, permettendo a sempre più bambini di frequentare le lezioni e avere un pasto al giorno, e per dotare la scuola di una biblioteca e di un’aula computer.

All’interno del proprio programma di Responsabilità Sociale d’Impresa, Mitsubishi Electric sostiene Alice for Children dal 2011, garantendo così a 81 piccoli studenti non solo il diritto allo studio, ma anche un’alimentazione adeguata e l’assistenza sanitaria di cui hanno bisogno.